Nel presentare criticamente il problema della malattia mentale all’interno della particolare prospettiva filosofico-psichiatrica di Ludwig Binswanger e in stretta connessione dialettica con la ben più conosciuta e paradigmatica riflessione freudiana, il presente lavoro non può che far propria l’istanza fondamentale che ha animato e che tuttora continua ad animare tanto la psichiatria fenomenologica quanto la psicoanalisi, ovvero l’imprescindibile necessità di una considerazione strutturale del fenomeno psicopatologico che, attribuendo un senso e una precisa legittimità antropologica ai sintomi e alle singole manifestazioni morbose, si dimostri in grado di collocare (o ricollocare) al centro dell’interesse psicologico-psichiatrico l’essere umano in quanto persona e in quanto progetto.
Gli autori
Aurelio Molaro, laureato in Filosofia, collabora attivamente con la cattedra di Storia della Psicologia dell’Università degli Studi di Milano in qualità di cultore della materia. Con Alfredo Civita ha scritto il capitolo “Fenomenologia, psicologia e psichiatria” per il volume Storia della fenomenologia, a cura di Antonio Cimino e Vincenzo Costa (Roma 2012).
Alfredo Civita, psicologo e psicoterapeuta, insegna Storia della Psicologia presso l’Università degli Studi di Milano ed Elementi di Psicoanalisi presso la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica di Milano. Tra le sue opere: La filosofia del vissuto (Milano 1982), La volontà e l’inconscio (Milano 1987), Ricerche filosofiche sulla psichiatria (Milano 1990), Saggio sul cervello e la mente (1993), Introduzione alla storia e all’epistemologia della psichiatria (Milano 1996), Psicopatologia (Roma 1999), L’inconscio (Roma 2011).