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Edizioni Libreria Cortina Milano: Edizioni Libreria Cortina Milano

Morfologie narrative e generi del cinema

di Provenzano Roberto C.

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 280

Dati per “morti” già negli anni Sessanta, all’epoca della loro prima ibridazione-commistione, e poi ancor di più negli anni Ottanta con l’avvento del pastiche postmodernista, i “generi” della narrativa cinematografica sembrano avere più vite e rinascere dalle proprie ceneri come l’Araba Fenice, poiché svolgono un’insostituibile funzione di “negoziazione” fra emittente e recettore, ovvero di inquadramento-orientamento per la corretta decodifica-fruizione dei testi da parte degli spettatori. Rispetto al periodo del cinema classico in cui sono nati, la loro funzione è però cambiata. Se negli anni Trenta e Quaranta ogni testo filmico sembrava pervaso da una sola “chiave” di genere, i film contemporanei utilizzano invece le determinazioni iconografiche ed emotivo-tonali dei vari generi mischiandoli e alternandoli fra loro. La loro funzione di negoziazione-orientamento rimane comunque a soprassedere al senso delle singole parti e il mancato riconoscimento da parte dello spettatore della chiave emotivo-tonale di genere può essere causa di non poche “letture inappropriate”. Dopo aver ripercorso la storia della critica di genere, il testo analizza i vari generi classici e le loro singole evoluzioni in relazione alle nuove estetiche del cinema e si conclude con uno sguardo sul “funzionamento” dei toni di genere all’interno dei contemporanei testi multigenere. L'autore Roberto C. Provenzano, docente di Storia e linguaggio del cinema e della televisione presso l’Università IULM di Milano, è stato direttore del CFP di Tecniche cinetelevisive di Milano (1987-1997) e ha insegnato History of Italian Cinema presso la sezione italiana della California State University a Firenze (1986-1997) e presso l’Institute for the International Education of Students (IES) a Milano (1997-2003). Fra le sue pubblicazioni: Invito al cinema di Federico Fellini (Milano 1995); Il linguaggio del cinema. Significazione e retorica (Milano 1999); Al cinema con la valigia. I film di viaggio e il cineturismo (Milano 2007).

Dalla solitudine all'autodeterminazione

Processi di separazione e individuazione in adolescenza

di Corsano Paola, Musetti Alessandro

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 208

In una cornice teorica che propone un incontro tra la riflessione psicoanalitica e la ricerca empirica evolutivista, il volume affronta la tematica del percorso di separazione e individuazione dei giovani rispetto ai loro genitori. Il distanziamento progressivo da coloro che hanno costituito per anni il principale punto di riferimento affettivo viene indagato innanzitutto dal punto di vista dei processi e attraverso il filtro della teorizzazione psicoanalitica, dagli studi classici agli approcci più recenti. In secondo luogo, gli autori considerano le diverse forme che tale percorso può assumere, passando attraverso l’esperienza della solitudine, della conquista dell’autonomia emotiva e dell’autodeterminazione. Gli studi empirici su questi temi raramente mostrano un quadro unitario, ma ciò consente di affermare la non univocità e il dato di fondo del percorso di separazione e individuazione: separarsi è sempre in bilico tra normalità e psicopatologia poiché, da una parte, è la condizione per diventare “persona”, dall’altra, comporta una quota di dolore mentale che non sempre e non da tutti può essere tollerata. Gli autori Paola Corsano è professore associato di Psicologia dello sviluppo presso l’Università degli Studi di Parma e docente presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della SIPRe “Psicoanalisi della Relazione con l’adolescente ed il giovane” di Parma. Da anni studia il tema della solitudine in diverse fasi evolutive e rispetto ai processi di conquista dell’autonomia. In questo ambito ha pubblicato Bambini che amano stare da soli (Milano 1999) e So-stare in solitudine (Milano 2004). Alessandro Musetti, psicologo, psicoterapeuta e dottore di ricerca in Psicologia, è socio ordinario dell’Associazione di Psicoanalisi della Relazione Educativa. I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente la valutazione del processo di separazione/individuazione adolescenziale, la multidimensionalità dell’esperienza solitaria nel ciclo di vita, i rapporti tra psicoanalisi e educazione. È caporedattore dell’International Journal of Psychoanalysis and Education.

Modelli evolutivi in psicologia dinamica

Dal modello pulsionale alle relazioni oggettuali - volume primo

di Longobardi Claudio, Quaglia Rocco

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 436

Un manuale espone un ideale itinerario che si snoda nel paesaggio di una specifica letteratura, in questo caso quella psicoanalitica. La psicoanalisi, se non esaurisce la psicologia dinamica, certamente ne costituisce l’indirizzo più importante e prolifico. La novità del testo è nella prospettiva storica ed evolutiva con cui gli autori hanno cercato di evidenziare i momenti di svolta che hanno creato nuovi modelli teorici e arricchito tale disciplina. La psicoanalisi è diventata, infatti, per la numerosità di correnti, ramificazioni e autori, un vero labirinto in cui ogni teoria ispira le altre ed è da esse ispirata, in un ginepraio di nozioni. Identificare i debiti che ogni autore ha contratto con altri autori non è soltanto un modo per narrare lo sviluppo delle idee ma è anche un modo per comprendere il ragionamento che le ha suscitate, aggiungendo così ai contenuti le strategie, di volta in volta elaborate, per nuove interpretazioni e soluzioni del problema “uomo”. La preoccupazione che informa questo percorso è pertanto quella di fornire al lettore, e allo studente in particolare, una visione chiara e articolata della riflessione psicoanalitica con riferimento ai suoi argomenti, al suo linguaggio, ai suoi aspetti metodologici all’interno di una cornice concettuale unifi cante. In breve, evidenziare la coerenza interna ai vari costrutti e la necessaria evoluzione del pensiero psicoanalitico è stato l’obiettivo più immediato di questo lavoro. Gli autori Rocco Quaglia è professore ordinario presso l’Università di Torino, dove insegna Psicologia dinamica. Tra i suoi lavori si ricordano Il colloquio didattico (con C. Longobardi, Trento 2001) e Il sentimento nello sviluppo del bambino (Milano 2012). Claudio Longobardi, ricercatore e dottore di ricerca presso l’Università di Torino, insegna Psicopatologia dello sviluppo presso la Facoltà di Scienze della Formazione e Maltrattamento e abuso presso l’Università della Valle d’Aosta. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Psicologia dello sviluppo (con R. Quaglia, Trento 2007) e Tecniche di osservazione del comportamento infantile (Torino 2012).

Amor Loci

Suolo, ambiente, cultura civile

di Granata Elena, Pileri Paolo

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 260

Se il modo in cui una società si prende cura della terra è indice della sua cultura civile, in Italia non mancano segnali d’allarme. Negli ultimi vent’anni il suolo e il paesaggio sono stati minacciati in forme senza precedenti, con grave perdita di risorse agricole, di cibo, di paesaggi e di beni comuni. Un cambio di rotta appare urgente. Dal suolo dipende il destino della nostra cultura e la qualità del nostro futuro. La dissipazione degli spazi aperti è da leggersi come l’esito di una profonda crisi culturale che affonda le sue radici nell’incuria e nella mercificazione del suolo e dell’ambiente. Prendersi cura della terra deve diventare tensione irrinunciabile che sostanzia ogni progetto ambientale e sociale. Un’attitudine che abbiamo chiamato amor loci. Il suolo è la questione intorno a cui si intende richiamare a impegno e responsabilità le scienze, la politica e l’urbanistica, a lungo distratte e silenti di fronte alla rovina del Bel Paese. Cambiare rotta richiede la convergenza di saperi diversi, nuove sintesi tra pensiero ecologico e prassi politica entro un processo vitale che sappia tradurre le conoscenze scientifiche in atti politici concreti e coraggiosi. Per questo, il libro vuole proporre al lettore alcune riflessioni che, mentre denunciano la gravità dei problemi, non rinunciano a indicare possibili soluzioni. Gli autori Paolo Pileri è docente di Pianificazione urbanistica e ambientale al Politecnico di Milano. Da anni i suoi temi di ricerca sono legati all’uso del suolo e alle azioni e politiche per limitarne il consumo. Tra le pubblicazioni ricordiamo Compensazione ecologica preventiva (Roma 2007) e Spazi Aperti. Un paesaggio per expo (a cura di, Milano 2011). Elena Granata è docente di Analisi della città e del territorio e di Geografia urbana al Politecnico di Milano. Le trasformazioni territoriali, sociali ed economiche sono da anni al centro della sua ricerca. Tra le pubblicazioni ricordiamo La macchina del tempo. Leggere la città europea contemporanea (con C. Pacchi, Milano 2011) e La città avrà i miei occhi (Santarcangelo di Romagna 2009).

Paesaggi e biodiversità

Un approccio interdisciplinare

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 200

Il tema della presente raccolta di saggi è duplice: i paesaggi (o meglio la diversità dei paesaggi) e la biodiversità. Vi sono tra i due oggetti di studio relazioni d'immediata evidenza: la varietà dei paesaggi dipende, soto molti aspetti, dalla varietà delle forme di vita che sono presenti sulla terra. Il successo del termine "biodiversità", consacrato dal Summit della Terra di Rio de Janeiro, nel 1992, dipende in larga misura dal fatto che è percepito come espressivo di un valore, di una cosa buona in se stessa, che bisogna conservare perchè potrebbe rivelarsi utile per il futuro dell'umanità.  Il tema della biodiversità presenta una complessità intrinseca, connessa alla varietà di significati che vi attribuiscono i diversi attori sociali, e gli stessi modi di affrontarlo hanno subito dei mutamenti nel tempo. La presente raccolta di saggi si pone a latere degli approcci delle scienze della natura, che sono stati a lungo egemoni, per esplorare altri apporti  disciplinari, concentrandosi sulle relazioni tra paesaggio e biodiversità. Lo fa dando voce a una pluralità di settori di ricerca: agronomia, geografia, geologia, museologia, architettura, nell'intento di costruire dei ponti fra i diversi linguaggi e concetti che essi utilizzano. I curatori Maria Chiara Zerbi è professore ordinario di Geografia dell'Ambiente e del Paesaggio presso l'Università degli Studi di Milano. Ha dedicato e dedica la sua attività di ricerca ai temi dell'organizzazione e pianificazione degli spazi urbani, periurbani e rurali, dell'ambiente e del paesaggio, della conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale naturale. Maria Antonietta Breda, architetto, è ricercatore di Storia dell'Architettura presso il Politecnico di Milano, Si occupa prevalentemente di conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico storico, in particolare di giardini e di paesaggio. Collabora attivamente con la Federazione Nazionale Cavità Artificiali per divulgare la conoscenza delle opere ipogee antiche e moderne.  

Binswanger e Freud

Tra psicoanalisi, psichiatria e fenomenologia

di Civita Alfredo, Molaro Aurelio

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 270

Nel presentare criticamente il problema della malattia mentale all’interno della particolare prospettiva filosofico-psichiatrica di Ludwig Binswanger e in stretta connessione dialettica con la ben più conosciuta e paradigmatica riflessione freudiana, il presente lavoro non può che far propria l’istanza fondamentale che ha animato e che tuttora continua ad animare tanto la psichiatria fenomenologica quanto la psicoanalisi, ovvero l’imprescindibile necessità di una considerazione strutturale del fenomeno psicopatologico che, attribuendo un senso e una precisa legittimità antropologica ai sintomi e alle singole manifestazioni morbose, si dimostri in grado di collocare (o ricollocare) al centro dell’interesse psicologico-psichiatrico l’essere umano in quanto persona e in quanto progetto. Gli autori Aurelio Molaro, laureato in Filosofia, collabora attivamente con la cattedra di Storia della Psicologia dell’Università degli Studi di Milano in qualità di cultore della materia. Con Alfredo Civita ha scritto il capitolo “Fenomenologia, psicologia e psichiatria” per il volume Storia della fenomenologia, a cura di Antonio Cimino e Vincenzo Costa (Roma 2012). Alfredo Civita, psicologo e psicoterapeuta, insegna Storia della Psicologia presso l’Università degli Studi di Milano ed Elementi di Psicoanalisi presso la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica di Milano. Tra le sue opere: La filosofia del vissuto (Milano 1982), La volontà e l’inconscio (Milano 1987), Ricerche filosofiche sulla psichiatria (Milano 1990), Saggio sul cervello e la mente (1993), Introduzione alla storia e all’epistemologia della psichiatria (Milano 1996), Psicopatologia (Roma 1999), L’inconscio (Roma 2011).

Disuguaglianze sociali, eterogeneità individuali

di Lucchini Mario

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 178

Questo volume affronta, con taglio innovativo, una selezione di argomenti teorici e di ricerca sul tema delle disuguaglianze sociali. La retorica dell'uguaglianza che ricorre diffusamente nelle scienze sociali, ha rimosso di fatto le diversità personali - per ragioni sia sostantive sia metodologiche - legate alla difficoltà di concetualizzare e di quantificare l'eterogeneità individuale. Solo pochi autori hanno avuto l'accortezza di sottolineare come da tale disconoscimento possano derivare conseguenze profondamente antiegualitarie. I temi della stratificazione e della disuguaglianza sociale vengono presentati dall'autore in una doppia prospettiva paradigmatica: quella sociologica standard, incapace di "graffiare" la superficie degli eventi sociali, e quella naturalizzata, che, attingendo a scienze comportamentali robuste quali l'etologia, la sociobiologia, la psicologia evoluzionistica e la genetica del comportamento, negli ultimi anni si sta rivelando foriera di sviluppi positivi. L'autore Mario Lucchini insegna Metodi di ricerca quantitativa al Master of  Science in Business Administration presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e Sociologia generale all'Università degli Studi di Miano-Bicocca.

Cronologia della psicologia clinica

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 518

Una cronologia che tratteggia la storia della psicologia clinica secondo un ordine temporale in cui trovano posto anche i principali avvenimenti storici e alcune delle scoperte scientifiche più rilevanti. Uno strumento utile per contestualizzare e collegare le informazioni e i fatti salienti di questo specifico ambito di conoscenza, dalla fondazione del primo laboratorio di psicologia sperimentale (1879) fino ai giorni nostri. In un percorso di oltre 130 anni si snodano le tappe fondamentali della psicologia clinica, articolate in sottosezioni che si propongono di facilitare la consultazione. Alcune sezioni sono dedicate agli approcci teorici maggiormente diffusi e ai modelli della mente sottesi ai principali trattamenti psicoterapeutici; un’altra sezione include la storia della testologia, declinata in una breve descrizione dei principali test pubblicati; un’altra ancora riporta gli eventi fondamentali che hanno contraddistinto la storia della psichiatria, i Manuali di classificazione e i principali psicofarmaci. La ricerca in psicologia clinica e lo sviluppo degli strumenti statistici per la psicologia costituiscono un’ulteriore sezione. Il volume può dunque costituire un utile strumento di lavoro per studenti universitari, specializzandi e docenti delle scuole di psicoterapia ed essere un valido ausilio nella preparazione degli esami, così come dell’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Psicologo. Le autrici Elena Berselli, psicologa e psicoterapeuta, è professore a contratto di Psicodiagnosi e indicazioni al trattamento presso l’Università degli Studi della Valle d’Aosta, e membro associato dell’Associazione per la Ricerca in Psicologia clinica (ARP).  Margherita Lang, psicologa e psicoterapeuta, è professore ordinario di Psicologia dinamica presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, membro associato della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e socio fondatore dell’Associazione per la Ricerca in Psicologia clinica.

Fenomenologia della nutrizione

Fenomenologia della nutrizione

di Boselli Pietro M.

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 186

La Fenomenologia della nutrizione è l'insieme dei fenomeni biologici che caratterizzano i processi della nutrizione e che si manifestano all'interno e all'esterno dell'organismo vivente attraverso modalità specifiche sperimentali, osservabili e misurabili. Attraverso l'applicazione di questo modello biomatematico, l'autore propone protocolli operativi riguardanti le esigenze alimentari e nutrizionali di tutte le tipologie di soggetti (sani, sportivi, obesi, portatori di patologie). L'autore Pietro Marco Boselli è docente di Biologia modellistica della nutrizione presso la facoltà di Scienze dell'Università degli Studi di Milano.

Il gruppo esperienziale

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 232

Se è vero che, come sosteneva Freud, "la psicologia individuale è, al tempo stesso, fin dall'inizio, psicologia sociale", l'aumento delle pratiche di gruppo in ambito psicoanalitico rende necessari un'evoluzione formativa e un aggiornamento sul tema. Occorre, infatti, rielaborare criticamente l'eperienza che tutti possiamo fare di noi stessi, del nostro stare in gruppo, delle occasioni di legame e conoscenza che il gruppo offre, evitando il rischio di concepirlo come gruppo-massa, anzichè come gruppo pensante ed evolutivo. Questo gruppo longitudinale, comprendente riflessioni che datano dal primo gruppo esperienzale condotto negli anni Settanta da Francesco Corrao per i soci del "Pollaiolo" di Roma fino a esperienze attualmente condotte da Claudio Neri e da Stefani Marinelli nel contesto univeristario, presenta l'evoluzione teorica e tecnica della ricerca psicoanalitica in questo ambito,  modelli storici legati all'introduzione in Italia del pensiero di Bion e i risultati più recenti della pratica formativa. I curatori Stefania Marinelli insegna Psicologia clinica presso la facoltà di Medicina e psicologia della "Sapienza" Università di Roma. E' socio ordinario con funzioni di training dell'IPG (Istituto italiano di psicoanalisi di gruppo) e membro dell'EFPP (European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy in the Public Sector); è psicoterapeuta psicoanalita SIPP (Società Italiana di psicoterapia psicoanalitica). Ha fondato nel 2000 l'ARGO (Associazione per la ricerca sul gruppo omogeneo). E' autrice di numerose pubblicazioni. Claudio Neri è professore ordinario presso la facoltà di Medicina e psicologia della "Sapienza" Università di Roma; visiting professor presso le universItà Lumière Lyon II e Descartes Paris V. E' membro ordinario con funzioni didattiche della SPI (Società psicoanalitica italiana), della IPA (International Psychoanalytic Association), della IAGP (International Association for Group Psychotherapy and Group Processes) e del London Institute of Group Analysis.   E' anche membro onorario della COIRAG e della ARGO. E' autore di numerose pubblicazioni.  

Mother is here

La donna in Vertigo di Alfred Hitchcock

di Giori Mauro, Subini Tomaso

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 86

Si ripubblicano qui, in una versione rivista, tre saggi concepiti per esigenze didattiche e già apparsi nel 2006. Loro oggetto sono la concezione e la rappresentazione delle figure femminili nel film Vertigo (La donna che visse due volte, 1958) di Alfred Hitchcock, in relazione sia all’autore sia alle forme del genere melodrammatico. Un saggio introduttivo riassume le coordinate essenziali della fortuna critica di Hitchcock, necessarie a contestualizzare i due contributi analitici: nel primo si verifica se e in quale misura un film di genere come Vertigo possa aver accolto certe “ossessioni personali” del regista, definito “autore” per questo motivo dai suoi primi esegeti; nel secondo si approfondiscono i ruoli simbolici che, sulla scorta della psicoanalisi, Hitchcock attribuisce ai suoi personaggi, e segnatamente a quelli femminili, alla luce della peculiare concezione del melodramma propria del regista. Gli autori Mauro Giori collabora con il Dipartimento di Storia delle arti, della musica e dello spettacolo dell’Università degli Studi di Milano. Tomaso Subini insegna presso l’Università degli Studi di Milano.

Sensibili al corpo

I gesti della formazione e della cura

di Gamelli Ivano

editore: Edizioni Libreria Cortina Milano

pagine: 134

Il corpo di cui oggi molto si parla è un corpo che poco si ascolta. è un corpo costretto da una visione che disgiunge parola e movimento, percezione e azione, ragione ed emozione. Avvalendosi delle ricerche e delle suggestioni più innovative - nelle scienze, nelle arti, nel teatro, nella letteratura - questo testo suggerisce un differente modo di pensare e vivere il corpo, attraverso il recupero di sensibilità e gesti conosciuti ma sovente dimenticati. Qualità espressive e comunicative che qui si propongono per l’universo simbolico al quale attingono e a cui aprono: per rivitalizzare la nostra quotidianità stordita dai discorsi come pure per rianimare le nostre disincarnate pratiche di formazione e di cura. Con uno sviluppo narrativo che attraversa momenti del nostro imparare dall’esperienza, il libro si offre quale via d’accesso al riconoscimento della complessità che noi siamo; la proposta di una nuova consapevolezza capace di riconnettere la relazione e la conoscenza alla presenza corporea. L'autore Ivano Gamelli insegna Pedagogia del corpo all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Quella volta che ho imparato (con L. Formenti, 1998), I laboratori del corpo (2009), Pedagogia del corpo (2011).

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